IMIDE
Alessandro De Filippo
inquadrare l'immaginario, rievocare la memoria, negoziare l'identità
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inquadrare l'Immaginario, rievocare la Memoria, negoziare l'IDEntità
inquadrare l’Immaginario, rievocare la Memoria, negoziare l'IDEntità
Nel 2005 ho fondato, insieme a Sissi Sardo, il laboratorio multimediale di sperimentazione audiovisiva, in quella che era ancora la Facoltà di Lettere e Filosofia. Da allora, qualcosa ho dato e tanto ho ricevuto dai miei studenti. Molti di loro hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza formativa all’interno del laboratorio e tutti si sono laureati (anche se in ritardo), ma tre di loro sono diventati collaboratori fissi oltre che amici: oggi il la.mu.s.a. è un’associazione e propone ancora iniziative culturali e percorsi di ricerca su temi sociali, come l’immigrazione e il carcere, in convenzione con il DI.S.UM., che generosamente ci ospita in uno studio del Monastero dei Benedettini di Catania.
Dal 2005 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Mi piace molto scrivere. Mi aiuta a pensare. Articoli, a volte accompagnati da fotografie, quando capita, quando mi invitano. Nel 2009 ho completato la formazione con un Dottorato di Ricerca in Storia della cultura, della società e del territorio in età moderna, con una tesi sul documentario siciliano. Nel 2013 sono stato chiamato a far parte del Comitato Editoriale di Zammù TV, la WebTv dell’Ateneo di Catania e ho messo a disposizione le mie competenze, cercando soprattutto di capire e di conoscere le specificità di questo medium ibrido, che a dispetto del nome è poco tv e molto web. Nel 2014 ho ottenuto l'Abilitazione Scientifica Nazionale di professore associato, con un giudizio unanime che farebbe ben sperare per il mio futuro accademico. Mi auguro che possa essere a Catania, dove mi sono laureato e dove mi piacerebbe continuare a restare. Ma non è mai facile dire con sicurezza come e quando. Per il resto, non c’è molto altro da dire. Sono molto disciplinato: studio, nuoto, leggo per diletto e curiosità. E soprattutto guardo film e serie televisive. Dico che è il mio lavoro, ma lo faccio perché mi piace.
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Insegno Storia e critica del cinema al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Mi sono laureato nel 1998, con la guida di Gaetano Compagnino, dal quale spero di aver appreso un po’ di rigore e disciplina nello studio. Da quella tesi fortunata, non ho più smesso di studiare, di scrivere e di condividere i risultati della mia ricerca. E questo sito nasce proprio dalla duplice motivazione di fare ordine tra le idee sviluppate in questi anni e di metterle a disposizione per una piena e libera condivisione.
Nel 1996 sono entrato a far parte del gruppo Cane CapoVolto: era il periodo dei festival, in giro per il mondo, ho presentato falsi documentari situazionisti a Oberhausen, Berlino, Pesaro, Roma, Torino, Bologna, Lubiana… abbiamo raggiunto anche New York, Montreal, Hong Kong, Tokyo. Insieme ai due “compari” Enrico Aresu e Alessandro Aiello da ormai vent’anni portiamo avanti ostinatamente la nostra ricerca sulla Società dello Spettacolo. Con alti e bassi, pause e assenze determinate dagli impegni universitari, il lavoro dentro Cane CapoVolto è sempre stato un modo felice per mettere in discussione i media dello Spettacolo.
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Ho diretto corti, documentari, “cose varie” girate in video, di cui un po’ sono orgoglioso e un po’ mi vergogno. Ma credo sia normale. Soprattutto oggi che ho deciso di non utilizzare più la telecamera, né per progetti miei, né per curare le riprese e la fotografia per progetti di amici. Quel tempo è definitamente trascorso e ne ho preso coscienza serenamente.
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Insegno Storia e critica del cinema al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania. Mi sono laureato nel 1998, con la guida di Gaetano Compagnino, dal quale spero di aver appreso un po’ di rigore e disciplina nello studio. Da quella tesi fortunata, non ho più smesso di studiare, di scrivere e di condividere i risultati della mia ricerca. E questo sito nasce proprio dalla duplice motivazione di fare ordine tra le idee sviluppate in questi anni e di metterle a disposizione per una piena e libera condivisione. Nel 2005 ho fondato, insieme a Sissi Sardo, il laboratorio multimediale di sperimentazione audiovisiva, in quella che era ancora la Facoltà di Lettere e Filosofia. Da allora, qualcosa ho dato e tanto ho ricevuto dai miei studenti. Molti di loro hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza formativa all’interno del laboratorio e tutti si sono laureati (anche se in ritardo), ma tre di loro sono diventati collaboratori fissi oltre che amici: oggi il la.mu.s.a. è un’associazione e propone ancora iniziative culturali e percorsi di ricerca su temi sociali, come l’immigrazione e il carcere, in convenzione con il DI.S.UM., che generosamente ci ospita in uno studio del Monastero dei Benedettini di Catania. Ho diretto corti, documentari, “cose varie” girate in video, di cui un po’ sono orgoglioso e un po’ mi vergogno. Ma credo sia normale. Soprattutto oggi che ho deciso di non utilizzare più la telecamera, né per progetti miei, né per curare le riprese e la fotografia per progetti di amici. Quel tempo è definitamente trascorso e ne ho preso coscienza serenamente. Nel 1996 sono entrato a far parte del gruppo Cane CapoVolto: era il periodo dei festival, in giro per il mondo, ho presentato falsi documentari situazionisti a Oberhausen, Berlino, Pesaro, Roma, Torino, Bologna, Lubiana… abbiamo raggiunto anche New York, Montreal, Hong Kong, Tokyo. Insieme ai due “compari” Enrico Aresu e Alessandro Aiello da ormai vent’anni portiamo avanti ostinatamente la nostra ricerca sulla Società dello Spettacolo. Con alti e bassi, pause e assenze determinate dagli impegni universitari, il lavoro dentro Cane CapoVolto è sempre stato un modo felice per mettere in discussione i media dello Spettacolo. Dal 2005 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Mi piace molto scrivere. Mi aiuta a pensare. Articoli, a volte accompagnati da fotografie, quando capita, quando mi invitano. Nel 2009 ho completato la formazione con un Dottorato di Ricerca in Storia della cultura, della società e del territorio in età moderna, con una tesi sul documentario siciliano. Nel 2013 sono stato chiamato a far parte del Comitato Editoriale di Zammù TV, la WebTv dell’Ateneo di Catania e ho messo a disposizione le mie competenze, cercando soprattutto di capire e di conoscere le specificità di questo medium ibrido, che a dispetto del nome è poco tv e molto web. Nel 2014 ho ottenuto l'Abilitazione Scientifica Nazionale di professore associato, con un giudizio unanime che farebbe ben sperare per il mio futuro accademico. Mi auguro che possa essere a Catania, dove mi sono laureato e dove mi piacerebbe continuare a restare. Ma non è mai facile dire con sicurezza come e quando. Per il resto, non c’è molto altro da dire. Sono molto disciplinato: studio, nuoto, leggo per diletto e curiosità. E soprattutto guardo film e serie televisive. Dico che è il mio lavoro, ma lo faccio perché mi piace.
Ho diretto corti, documentari, “cose varie” girate in video, di cui un po’ sono orgoglioso e un po’ mi vergogno. Ma credo sia normale. Soprattutto oggi che ho deciso di non utilizzare più la telecamera, né per progetti miei, né per curare le riprese e la fotografia per progetti di amici. Quel tempo è definitamente trascorso e ne ho preso coscienza serenamente.
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Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Catania piazza Dante, 32 – 95124 Catania tel. +39 095 7102 721  la.mu.s.a. tel. +39 095 7102 563  studio 218 adefilippo@unict.it lebeulme@gmail.com Skype: lebeulme
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